Credito al consumo è la banca che deve provare di aver informato il consumatore e di averne verificato la solvibilità. Nel contratto di credito al consumo spetta al creditore dare la prova di aver eseguito i suoi obblighi precontrattuali di verifica della solvibilità del debitore: l’ onere della prova non può ricadere sul consumatore.
È quanto stabilisce oggi la Corte di Giustizia dell’ Ue. Una direttiva dell’ Unione pone a carico del creditore alcuni obblighi di fornire informazioni e chiarimenti affinché, nell’ ambito di un contratto di credito al consumo, il debitore possa compiere una scelta consapevole al momento della sottoscrizione del credito e impone al creditore di consegnare ai consumatori una scheda contenente le Informazioni europee di base e di verificare la solvibilità del consumatore. In realta’ la Corte di Giustizia precisa che la direttiva europea non specifica quale sia il soggetto cui spetta provare che il creditore ha eseguito i suoi obblighi di informazione della solvibilità, cosicché tale questione dipende dall’ ordinamento giuridico interno di ciascuno Stato membro, che però non deve rendere impossibile o troppo difficile l’ esercizio dei diritti riconosciuti dalla direttiva (principio di effettività).
Tratto da informacittadini.it